🗓 Mercoledì 9 ottobre 2024 – ore 19:30
📣 Alaska in bicicletta
🎤 Alex Bellini, conduce Max Temporelli
📍 Upcycle Milano Bike Café – via Ampère 59, Milano
🖋️ Ingresso gratuito, registrazione obbligatoria su Eventbrite
Il viaggio in Alaska compiuto tra febbraio e marzo 2024, pedalando lungo gli 1800 km dell’Iditarod aveva un duplice proposito: da un lato di riportare Alex e il suo compagno di viaggio al centro di quella loro vita, e dall’altra parte offrire una nuova prospettiva sul cambiamento climatico che, oggi più che mai, ha bisogno di essere umanizzato.
Per quest’avventura Alex e il suo compagno hanno scelto mezzi di trasporto davvero unici. Sono due prototipi di mountain bike realizzati con telaio in plastica riciclata (policarbonato) e tecnologia di stampa 3D. Pesavano più di una qualsiasi altra bicicletta – ventisei chilogrammi contro i quindici di una tradizionale.
L’Alaska è lo stato più grande degli Stati Uniti, è soprannominato “l’ultima frontiera” perché gran parte del suo territorio è ancora inesplorato. Sarà forse per la sua dimensione o il fatto che per la maggior parte dell’anno è stretto nella morsa del freddo e del ghiaccio che si potrebbe pensare che niente e nessuno lo possa turbare. Tuttavia, in questi anni recenti le temperature record, il rapido ritiro dei suoi ghiacciai e gli enormi incendi boschivi raccontano una storia molto diversa. L’Alaska, l’ultima frontiera, oggi è in prima linea contro il cambiamento climatico. E’ lo stato americano che si sta riscaldando più velocemente – da due a quattro volte più rapidamente degli altri – e a causa di questo deve affrontare una miriade di problemi con effetti che si estendono oltre il mondo artico.
La perdita di ghiaccio e le forti tempeste rubano il suolo ai villaggi. Con l’innalzamento delle temperature il permafrost, che ricopre circa il 15% della superficie terrestre dell’emisfero settentrionale, si scioglie e la materia organica di cui è composto rilascia il carbonio nell’atmosfera sotto forma di gas climalteranti come anidride carbonica o metano.
Le regioni polari sono uno scrigno di biodiversità, e svolgono il ruolo di sentinelle del cambiamento climatico Conoscerle meglio quindi è fondamentale.
Alex Bellini è nato ad Aprica (Sondrio) nel 1978. È dalle montagne che impara la prima lezione: aggrapparsi alla roccia e tenere duro, sempre alla ricerca di un punto d’appoggio, anche quando il supporto sembra mancare. È questa filosofia che lo ha spinto a partire dal 2000 ad esplorare gli ambienti più ostili del nostro pianeta.
Nel 2001 corre la Marathon des Sables, una corsa a tappe di 250 km nel deserto del Sahara.
Nel 2002 e 2003 cammina attraverso l’Alaska, spingendo una slitta per un totale di 2.000 chilometri.
Nel 2005 rema da solo per 11.000 km attraverso il mare Mediterraneo e l’Oceano Atlantico per un totale di 227 giorni.
Nel 2008 si ripete e rema per 18.000 km attraverso l’Oceano Pacifico, dal Perù all’Australia, in 294 giorni, ancora una volta da solo.
Nel 2011 Alex corre per 5300 km attraverso gli Stati Uniti: da Los Angeles a New York, in 70 giorni.
Nel 2017 attraversa il Vatnajokull, il più grande ghiacciaio d’Europa (Islanda) con sci e slitta in 15 giorni.
Dal 2019 è impegnato nel progetto 10 rivers 1 Ocean con l’obiettivo di navigare i dieci fiumi più inquinati al mondo.
Il sito di Alex Bellini è alexbellini.com.