Upcycle | Bike Travellers – 28 Ottobre 2021
Upcycle Milano Bike Café di Milano è il primo bike bistrot d'Italia
upcycle, bike café, bistrot, bike, upcycling, bar, ristorante, milano, restaurant, bici, bicicletta
5928
post-template-default,single,single-post,postid-5928,single-format-standard,theme-bridge,cookies-not-set,woocommerce-no-js,ajax_updown,page_not_loaded,,qode_grid_1300,footer_responsive_adv,hide_top_bar_on_mobile_header,qode-content-sidebar-responsive,transparent_content,columns-3,qode-product-single-tabs-on-bottom,qode-child-theme-ver-1.0.5,qode-theme-ver-10.0,wpb-js-composer js-comp-ver-4.11.2.1,vc_responsive

Bike Travellers – Nel continente nero con Filippo Graglia

Nuova puntata di BIKE TRAVELLERS la rassegna di Upcycle che ti porta in viaggio in bicicletta attraverso i racconti di chi ha pedalato per esplorare il nostro mondo e la sua gente, dalla via Francigena alla Carretera Austral.

BIKE TRAVELLERS
Nel Continente Nero con Filippo Graglia
GIOVEDI 28 OTTOBRE ORE 19:30

> PRENOTA IL TUO POSTO A SEDERE (fino ad esaurimento posti) la registrazione è obbligatoria su EVENTBRITE

Se vuoi cenare da Upcycle dopo l’evento, prenota al numero 02-83428268.

Una mattina Filippo sta andando al lavoro a bordo del suo scooter, nel caotico traffico torinese. Tutto accade in pochi istanti: l’urto con un’auto, lo shock, i soccorsi. Nei giorni successivi trascorsi a casa cresce in lui, viaggiatore instancabile, il bisogno di rimettersi in cammino, e di riprendere un percorso interiore, perché un viaggio dà risposte, ma suggerisce anche molte domande. Dove andare stavolta? Dopo qualche ricerca, ecco l’illuminazione: Africa, costa occidentale.

Questo libro è il racconto della sua avventura. Filippo ha percorso 25.000 km in 615 giorni, si è avventurato nel Sahara e nella foresta equatoriale, è stato arrestato e ha contratto la malaria, fino a toccare l’estremo punto meridionale in cui l’Oceano Atlantico e quello Indiano diventano una cosa sola. Un cammino disseminato di difficoltà, fatiche e imprevisti, ma soprattutto di incontri e di scambi con un’umanità straordinaria, a volte comunicando solo attraverso la lingua universale del sorriso e dell’accoglienza. Perché «la paura del mondo possiamo lasciarcela alle spalle semplicemente varcando la porta di casa».

Il lungo viaggio di Filippo è anche un libro “All’orizzonte un toubabou edito da Anteprima Edizioni Lindau. Toubabou è una parola che indica l’uomo bianco e che in Africa non viene pronunciata con un fine razzista ma solo per indicare colui che ha una pelle diversa da loro.