Noi di Upcycle abbiamo un debito.
Il debito è con LookMumNoHands, un bike cafè di Londra, che ci ha suggestionato, ispirato e convinto ad alzarci sui pedali, per cambiar passo.
Viviamo in una città che ha appena ricominciato a far andare la testa e le gambe e faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità perché Milano non freni e non torni indietro sul percorso intrapreso.
Vogliamo una città più vivibile, più percorribile e più respirabile e sappiamo che una città così si raggiunge solo in bicicletta. O meglio, dando alla bicicletta (e, più in generale, alla mobilità dolce) quella convinta centralità e valorizzazione che ancora manca.
E non è solo un fatto di mobilità, intendiamoci.
È anche un modo di ripensare il tempo, la convivialità e la qualità delle relazioni sociali.
Per questo abbiamo voluto aprire Upcycle: per avere, a Milano, un posto dove saremmo sempre voluti entrare e che non abbiamo mai trovato.
Un posto in cui stare senza l’ansia della consumazione.
Dove leggere e lavorare senza l’assillo del tempo.
Dove scambiare due parole con uno sconosciuto sia la norma.
Dove la cucina sia semplice e non pretenziosa, ma sempre genuina.
Dove poter entrare e chiedere di andare in bagno senza per forza ordinare un caffè.
Dove andare (e restare) anche da soli, senza sentirsi giudicati.
Dove riscoprire il senso e il gusto del tempo condiviso.
Un posto come ce n’è a bizzeffe nel Nord-Europa e che – per qualche strano motivo – diventa più difficile da trovare man mano che si scende verso il mediterraneo.
The Upcycle Staff